Sei un professionista? Un consulente, un temporary manager, un architetto, un designer…
Spesso mi accade di incontrare professionisti che si “nascondono” dietro acronimi o formule che dovrebbero farli apparire come delle aziende. E ogni volta che chiedo perché abbiano adottato una simile strategia mi rispondono nello stesso modo: perché un’azienda dà più credibilità di una persona singola.
Ma tu ci credi veramente? Pensi che un brand assolutamente sconosciuto come GMT formazione, MR web, FV comunicazione possa avere delle chances di spuntarla contro altri brand già presenti sul mercato da tempo? Credi che un brand sconosciuto che appare dal nulla sia più credibile di Marco Turi, Massimo Rossi o Flavia Volta (nomi assolutamente inventati), che hanno una storia professionale, aneddoti, successi e delusioni da raccontare?
Credi che una persona (imprenditore, manager, responsabile d’azienda) preferisca assegnare un incarico a un professionista che ha già apprezzato professionalmente direttamente o indirettamente (tramite referenze) oppure a una fantomatica società che magari sul sito scrive robe come “Offriamo un servizio a 360 gradi”.
Ma cosa significa? Se puoi offrire un servizio più ampio di quello che può offrire una singola persona – perché collabori con altri professionisti che hanno competenze diverse dalle tue – dillo e basta! In questo modo dimostrerai di avere la capacità di fare network, piuttosto che apparire come una società che fa un po’ di tutto o uno che è disposto a fare qualsiasi cosa pur di lavorare.
Ma soprattutto non limitarti a dire cosa fai, impara a raccontare il tuo talento!
Un altro errore tipico dei professionisti è quello di puntare su ciò che fanno: “Sono uno psicologo clinico e mi occupo di stati d’ansia, depressione…”, “Realizziamo siti web”, “Organizziamo eventi”. E quindi? Se ti esprimi così, perché dovrei scegliere proprio te e non un altro professionista o un’altra società?
“Perché siamo i migliori, perché abbiamo un sistema super-efficace, perché siamo iper-specializzati…” Ecco simili formule non contano niente proprio come la
formula ormai abusata dalle aziende “Siamo leader di mercato” che ormai tutti usano ma poi nessuno ci crede.
Come dice Simon Sinek “La gente con compra quello che fate; compra il motivo per cui lo fate”. E questo motivo puoi svelarlo solo raccontando il tuo talento, raccontando la tua storia professionale.
Ti suggerisco di guardare questo speech a riguardo, sperando che possa ispirarti e darti uno spunto interessante.
Ricorda che le storie hanno un potere immenso: le storie attraggono e catturano l’attenzione, incantano e suscitano interesse, convincono, fanno battere il cuore e motivano ad agire. La TUA storia è lo strumento più potente di comunicazione e di attrazione di clienti di cui puoi disporre. Tutti abbiamo una storia, la differenza sta nel modo in cui la raccontiamo.
E tu come racconti il tuo talento?
Nei prossimi articoli ti parlerò di talent telling, ovvero di come applicare le strategie e tecniche di storytelling per raccontare il tuo talento e posizionare il tuo brand. Nell’ebook “Facce da brand” puoi trovare un utile esercizio per rispondere a questa domanda.
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