Armando Vitali: “Ero un diamante grezzo, che andava lavorato”

//Armando Vitali: “Ero un diamante grezzo, che andava lavorato”
Intervista ad Armando Vitali, presidente Confcommercio di Ostia e Litorale Romano, agente immobiliare specializzato nelle mediazioni per l’impresa. “Grazie a una nuova visione, ora mi batto per trasformare i singoli negozi in aziende di successo”.

Correre senza sapere dove andare è una delle criticità dei nostri giorni. Non capire, nella nostra professione, quale sia il valore aggiunto che possiamo fornire al cliente è un’operazione che non porta lontano. Armando Vitali, presidente dell’Ascom Confcommercio del X° Municipio di Roma e del Litorale Romano, e agente immobiliare specializzato da anni nelle mediazioni per l’impresa, ha intuito prima di molti la trasformazione in atto nel settore del commercio. E in particolare la crisi di identità che avrebbe travolto i negozi e i proprietari di immobili commerciali su strada.

Nell’epoca di Amazon e degli acquisti online globalizzati, Vitali non ha vissuto la crisi come un alibi e non si è appiattito sulla mentalità generale, secondo la quale il commercio elettronico surclasserà i negozi e le PMI commerciali. Operando da anni all’interno del settore e studiando i cambiamenti del sistema imprenditoriale, ha capito che – fondendo tradizione e modernità – esistevano forti possibilità di stare al passo e di mettere in atto nuove strategie per aiutare i locali commerciali a crescere.

“Immaginare un mondo senza negozi – spiega Armando – è impossibile. Una serranda abbassata secondo noi non significa progresso ma annichilimento. Se ci arrendiamo all’idea che le insegne devono spegnersi, stiamo preparando un futuro dove le metropoli dei nostri figli saranno buie e in cui la nostra identità non sarà più riconoscibile”. Come ha scritto l’economista americano Jeffrey Sachs: “Se si spengono le luci dei negozi qualcosa scompare per sempre, finisce la vita urbana così come l’abbiamo conosciuta per secoli”.

Per mettere in atto un progetto di rivoluzione culturale, con l’obiettivo di ripopolare le strade e i negozi (“disegnando – dice il presidente dell’Ascom dell’area Sud di Roma – formule di commercio che abbraccino gli spazi fisici e le potenzialità del web in una sinergia unica, potente, nuova”), Vitali ha modificato con spirito di crescita la traiettoria della sua attività di agente immobiliare. “Ho convogliato – ci spiega – tutta l’esperienza acquisita negli anni in una nuova figura professionale. L’idea è di sviluppare nuovi modelli di business per portare valore al mercato immobiliare della micro, piccola e media impresa”.

Per dare consistenza al suo nuovo brand personale (e comunicare con la massima efficacia la nuova offerta di servizi rivolti a proprietari di immobili commerciali, imprenditori o aspiranti tali), Armando Vitali ha iniziato a lavorare con il team di Stand Out. Insieme hanno studiato il corretto posizionamento e le strategie necessarie a disegnare un’identità di professionista del nuovo millennio. “L’obiettivo era di valorizzare, il più possibile rispetto allo scenario di mercato, le mie competenze e quelle della mia società: oltre a essere specializzati in immobili commerciali, da noi il cliente trova una filosofia di crescita e una serie di competenze professionali allargate, grazie alla presenza di avvocati, notai, tecnici esperti. E di nuove figure come digital pr, homestager e videomaker”.

Il punto di forza della Vitali Mediazioni, fondata dallo stesso Armando nel 2001, è di risolvere le esigenze dei diversi attori in campo, con benefici motivanti e concreti per entrambe le parti. “Insieme ai consulenti di Stand Out – racconta Vitali – abbiamo evidenziato meglio gli elementi di scenario. Da un lato i titolari di attività commerciali, in preda a mille pensieri: c’è chi desidera vendere e vuole conoscerne il valore, c’è chi vuol sapere se sta pagando un canone di locazione troppo alto, c’è chi cerca partner commerciali. Poi ci sono i proprietari di immobili, timorosi di restare con locali vuoti o invenduti. Infine gli imprenditori che magari stanno iniziando e cercano nuovi spazi commerciali. Ecco, la nostra missione è diventata quella di far dialogare i diversi protagonisti di questo particolare tessuto economico, trovando soluzioni ‘win–win’ per tutti”.

L’incontro con Stand Out ha dato una svolta alla carriera professionale. “Conosco Gianluca Lo Stimolo da 20 anni – dice Vitali – e con lui ho mantenuto i contatti nel tempo. Professionalmente mi sono sempre distinto dai miei concorrenti, facendo un percorso diverso dal classico ruolo di agente immobiliare e distinguendomi come esperto riconosciuto della nicchia degli immobili commerciali. Quando ho visto il progetto di Stand Out e come Gianluca l’aveva strutturato, ho preso subito i contatti con lui per cominciare il lavoro insieme. Ci ho messo qualche mese per arrivare a essere pronto, l’impegno di costruire un personal brand richiede del tempo di qualità. Poi a settembre 2018 abbiamo stretto gli accordi per iniziare a lavorare sul protocollo”.

Prima di lavorare con Stand Out, Armando era conosciuto come agente specializzato nel settore degli immobili per l’impresa e le aziende al dettaglio, una nicchia che in Italia occupa più del 10% del mercato immobiliare. Spiega: “Mi ero già distinto per la professionalità nel campo della mediazione e una buona capacità di ascolto. Ma con Stand Out non solo ho messo insieme e potenziato questi elementi: ho proprio – come dire – cambiato campo di gioco! Ho iniziato a muovermi in un terreno più ampio, dove le mie competenze e la mia storia erano soltanto una parte del mio nuovo percorso. In questo devo riconoscere a Gianluca e alla sua squadra una grande capacità di scovare e valorizzare quelle potenzialità che normalmente, travolti da mille impegni e necessità, non si riescono a evidenziare e portare a sistema. Stand Out ti aiuta a mettere a fuoco quelle traiettorie che sono nell’aria, ma che non hai ancora avuto il coraggio di percorrere. Grazie a loro la mia professione ha iniziato a proiettarsi verso obiettivi e scenari ben diversi da quelli di un ‘semplice’ professionista della mediazione immobiliare”.

Oggi, dopo uno studio attento del settore e delle dinamiche di cambiamento, Vitali si sente più come un ‘portatore sano’ di idee per valorizzare il commercio. “Da presidente di un’associazione di categoria in parte già lo stavo facendo, ma oggi ne ho una consapevolezza che potenzia tutta l’operazione. Spesso il mio lavoro con i titolari di aziende commerciali è di scovare insieme i punti di forza per esplorare strade nuove. Molto spesso per loro è sufficiente applicarsi meglio nell’ascolto sincero di chi può portare una visione esterna su certi argomenti, perché la tentazione di guardare solo dal proprio punto di vista è molto forte, specie per gli imprenditori di una certa generazione… Capisco la preoccupazione in un periodo di crisi, dove la sfida è quella della sopravvivenza: ma chiudersi alle novità e ignorare il cambiamento non serve. Rivitalizzare il piccolo commercio è una missione che dobbiamo far crescere nel Paese, per evitare che il tessuto sociale ed economico rischi di collassare”.

Dal suo racconto sembra di capire che non tutti per ora hanno capito la centralità dell’aspetto immobiliare nell’economia di un’impresa commerciale, un elemento che dovrebbe essere di grande attenzione sia per la gestione dei costi e sia per valorizzare il progetto. “È proprio così. L’immobile giusto per quel business, calibrato bene economicamente e orientato in modo sano rispetto alla sua posizione, può far fare un enorme salto di qualità all’azienda stessa. Il mio compito è far alzare gli occhi a chi continua a guardare troppo in basso, restando sulla difensiva e perdendo un mare di opportunità. Stupirsi e lamentarsi quando si viene scavalcati dai concorrenti o dalla grande distribuzione è inutile e dannoso. I motivi di preoccupazione ci sono, ma non possono diventare un alibi per rassegnarsi alla chiusura. L’imprenditore ha il dovere di essere proattivo e di sognare, non solo per il proprio ritorno economico ma anche per l’idea stessa di fare impresa”.

Un cambio d’immagine coerente

Tornando all’importanza del personal branding, Armando ammette che lavorare su se stessi aiuta ad aprire orizzonti e nuovi stili di pensiero. “Iniziando il percorso con Stand Out – dice – mi sentivo un po’ come un diamante grezzo che aveva bisogno di essere lavorato e valorizzato… Molti hanno notato e apprezzato il mio cambio d’immagine, il lavoro di Stand Out su questo è stato davvero efficace e congruo al mio personaggio. Una grande soddisfazione in questi mesi è l’essere riuscito a mettere a fuoco un’idea che per tanti anni era rimasta latente e che oggi è diventato un progetto che rivoluzionerà presto il mercato degli immobili commerciali.

Una conseguenza positiva è anche l’aver fatto crescere l’importanza strategica di una figura, a volte bistrattata, che è quella dell’agente immobiliare serio e professionale. Lo dico ai miei colleghi: per un imprenditore commerciale, avere al fianco un consulente diverso dal passato, un professionista con una visione rinnovata e trasversale della filiera, significa formare un binomio di professionisti solido e potente. Solo un mediatore con queste competenze capillari riuscirà a rendere soddisfatto un negoziante e a valorizzare al massimo il suo asset immobiliare, oggi più che mai fondamentale per le sorti dell’impresa stessa”.

L’altra grande consapevolezza è stata quella di capire che nel 2019, nell’era super–social, il nostro brand personale comunica sempre, in ogni cosa che fai: in cosa dici, in quello che scrivi sul web, nel come ti vesti, negli eventi che organizzi, nell’immagine che dai di te stesso. Vitali ne è consapevole: “In effetti oggi tutto comunica, ognuno di noi è una piccola azienda con la sua storia in tempo reale: esserne coscienti significa riuscire a gestire tutto questo al meglio! La cosa importantissima è che l’identità personale sia agganciata a quella aziendale con coerenza, con tratti umani e valori riconoscibili. Solo così la tua comunicazione sarà in armonia con quella dell’impresa che conduci”.

Uno sguardo ai risultati più importanti? “Guardo al futuro – sorride – e rispondo ‘quelli che sto per avere’. Stand Out infatti ha funzionato da volano per certi aspetti del mio percorso, sia professionale che umano. Con Gianluca ho capito meglio l’importanza di semplificare un problema e mirare dritto alla soluzione: lui è bravissimo in questo, lo fa con serenità disarmante! È una dote rara che in epoca di problem solving lo distingue e lo consolida come un grande professionista. Per quanto riguarda lo staff di Stand Out, riconosco l’ottimo lavoro che stanno svolgendo, specialmente su un terreno – quello del personal branding – che li vede come leader e pionieri in un settore tutto da esplorare”.

L’intervista si conclude parlando dell’ambiente in cui opera la Vitali Mediazioni. “Il nostro target? Rispetto al passato è più o meno identico, ma le spinte innovative iniziano a farsi sentire: e questo è merito anche del nostro nuovo approccio e delle traiettorie di crescita. Una piccola-grande rivoluzione culturale sul mio brand personale che ha destato interesse anche nel tessuto associativo e che ha cominciato a diffondersi con positività: la Confcommercio di Roma, di cui faccio parte come presidente della realtà di Ostia, entroterra e Litorale, ha infatti accolto con entusiasmo l’idea di sviluppare queste tematiche: a breve organizzeremo due workshop sul tema del personal branding in collaborazione con Stand Out”.

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About the Author:

Alessandro Dattilo
Giornalista professionista, per Mondadori ho pubblicato nel 2014 il libro “Scrittura Vincente”, una guida pratica su come usare la parola scritta in campo aziendale, commerciale, professionale. Aiuto aziende, imprenditori, manager, professionisti ed enti pubblici a valorizzare e raccontare la propria storia di successo aziendale e professionale. Attualmente sono parte del team di Stand Out e della Roberto Re Leadership School come senior content editor, giornalista e ghostwriter. Come trainer, nel programma "HRD - Da Manager a Leader”, mi rivolgo a imprenditori, manager, professionisti, con interventi su Business Writing e Storytelling. Fondatore di TorinoStorytelling e RomaStorytelling, ho scritto e parlato per quotidiani nazionali, network radiofonici (RTL 102.5) e tv locali. Sul web ho lavorato come consulente editoriale e content manager per il Gruppo Enel, Maire Tecnimont, NTT Data Italia, Ferrovie dello Stato, Treccani, Ferpi, Fastweb, Reale Mutua, Comin & Partners e molti (molti) altri.

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